Mediazione Culturale

La dificoltà di capirsi fra uomini di diverse lingue e culture è una ricorrenza antica. Le soluzioni tentate per porre ordine nel caos di significati in un contesto comunicativo non omogeneo sono anche ese antiche.
Un intellettuale centro americano, magari in parte educato in Europa o gli USA, è in grado d'interpretare correttamente i significati culturali del discorso di un contadino Nicaraguense? É probabile inoltre che un medico francese abbia più da spartire con un medico italiano che con un pescatore delle Antille, anche se parlano la stessa lingua.
Le mediazioni culturali
sono spesso fatte in maniera grossolana senza valutare le differenze culturali intralinguistiche. Nonostante questo la maggior parte delle volte riescono a sopperire l'bbiettivo preposto, sia una visita psichiatrica ho una perizia judiziaria. Questo si deve al uso strumentale che il mediatore è capace di fare coi significati imparati nel paese di accoglienza.

``Primi Passi Verso la Costruzione di un Modello Descrittivo della Mediazione''

Tesina preparata come lavoro conclusivo del Corso di Formazione Professionale F.S.E. n.781/97 per Mediatori linguistico-culturale nell'area della salute mentale tenutosi presso la cooperativa Kantara, Milano, gestito dal G.R.T -Gruppo per le Relazioni Transculturali- e finanziato dalla Regione Lombardia e la C.E.E. La mediazione, intesa come processo comunicativo nel quale interviene una figura il cui ruolo é quello di favorire quel processo, é un fenomeno assai ampio, complesso e generalizzato per essere di facile descrizione, concettualizzazione o inquadramento. Eppure ci vogliono degli strumenti che aiutino ad orientarsi nel campo della mediazione, a valutare i diversi aspetti di una mediazione in particolare, prevedere possibili sviluppi di essa, studiare consapevolmente e con qualcosa di più che la esperienza o l'intuito il perché del fallimento dell'una e del successo dell'altra. Non che le spiegazioni discorsive o l'intuito non abbiano valore, tutt'altro, specie nel campo comunicativo dove solo pochi aspetti possono essere formalizzati, ma meglio è se sono affiancati da certe regole che facciano riferimento a qualche logica che aiuti la loro comprensione. Discorso e intuito sono fortemente condizionati dalla cultura e dalle esperienze personali e occorre allenarli se vogliamo usarli come strumenti per il conseguimento di uno scopo preciso.

Il presente lavoro é il primo passo verso la costruzione di un modello, cioè concepire un modello descrittivo-analogico mediante il quale sia possibile visualizzare staticamente una mediazione e forse identificare le aree nelle quali il mediatore dovrà raddoppiare i suoi sforzi. Il modello ottenuto, compie l'obiettivo di prima tappa descrittiva e per alcuni versi non si comporterà come modello in senso stretto. Per esempio le regole d'interazione sono dubbiose nella loro efficacia e le categorie d' elementi costitutivi del modello poteva essere più felice. L'informazione che il modello apporta a partire dal prototipo é il prodotto della riorganizzazione degli elementi chiave del processo di mediazione alla luce della teoria sistemica. Il suo uso potrebbe orientare gli operatori a suddividere prima dei loro interventi, aspetti prevedibili di una mediazione in particolare, fare attenzione agli aspetti problematici durante la mediazione e analizzare in seguito cosa é successo.

Uno dei principali vantaggi dell'uso semplificatore dei modelli in campi complessi come la mediazione é rappresentato dalla possibilità di uniformare il linguaggio nella trasmissione e condivisione del lavoro, creando una sintassi, una semantica e una pragmatica rappresentate dal modello al quale il gruppo di lavoro fa riferimento. Sebbene questo esercizio di costruzione di un modello della mediazione non è, come accennato prima, un modello perfetto in ognuna delle sue parti, il suo valore deve cercarsi nell'aiuto che può prestare per pensare alla mediazione in termini più precisi, obiettivare il processo comunicativo, anzitutto stimolare la costruzione di modelli migliori e più efficienti.